Per mia madre

 

Amavi

la mammola gentile,

il profumo del nespolo in fiore,

la rosa superba

per la sua dignità

di regina,

la candida veste delle margherite,

cose di ogni giorno,

semplici e pure

come tu sei stata.

Tutto il giardino

parla di te,

la rugiada dell'alba

lo accarezza

coprendolo di pianto.

Non ci sei più,

ma tendimi la mano,

vieni con me,

guardiamo tra le foglie

se è nata

un'altra viola.